giovedì 19 aprile 2018

I “vini delle sabbie” di Mariotti, nel ferrarese


da Storie Enogastronomiche http://www.storienogastronomiche.it/vini-delle-sabbie-mariotti-nel-ferrarese/

Fino a ieri sembravano una curiosità, invece oggi hanno acquisito la piena dignità di genere enoico di pregio i cosiddetti vini delle sabbie, ovvero derivanti da uve coltivate su terreni sabbiosi. Fioriscono incontri, degustazioni, convegni per dimostrare peculiarità, assonanze e singolarità tra le varie espressioni sparse nel globo di questo mondo di grande fascino organolettico ma anche biologico e antropologico.
Tra i più convinti fautori di tale movimento del gusto c’è l’Azienda Agricola Mirco Mariotti, i cui vigneti si trovano significativamente al Lido di Pomposa, in San Giuseppe di Comacchio, provincia di Ferrara, quindi nell’ormai noto Bosco Eliceo.

Nel parlare di questa zona sul proprio sito, la cantina spiega che “la fascia costiera adriatica che si estende tra le bocche del Po a Goro e la foce del Reno, lungo la direttrice della strada Romea, è l’unica zona della provincia di Ferrara a vantare una tradizione vinicola molto particolare”.
Una viticoltura che “si è identificata per secoli col vitigno Fortana e Uva D’Oro: le sue origini pare risalgano addirittura all’epoca in cui nel territorio di Comacchio era fiorente la civiltà di Spina”.
Le condizioni pedologiche hanno fatto in modo che “i vigneti della costa, allevati sui dossi sabbiosi fra boschi di lecci – vigne basse, con una produzione per pianta variabile dai 2 ai 4 Kg – hanno resistito fino ai nostri giorni, passando indenni anche attraverso il flagello della filossera, che all’inizio del secolo ha praticamente distrutto la viticoltura italiana”.

Un territorio di enorme pregio ambientale e dalle intense radici storiche, popolato da “pescatori, fiocinini, braccianti e cacciatori di pesce, anguilla soprattutto, e selvaggina palustre”.
I vigneti che vi albergano sono dunque a piede franco, caratteristica che ne alimenta il fascino e il gusto.

L’attività di famiglia dei Mariotti è segnata anche da un notevole afflato culturale, consapevoli del tesoro che hanno in mano, come “il vigneto del Fondo Luogaccio che si trova all’interno del Sito Natura 2000 denominato Duna di San Giuseppe”, il quale è stato “riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna come vigneto storico con il nome di Duna della Puia, antico toponimo della zona”.
La filosofia aziendale è altrettanto alta, essendo scopo dell’Azienda “produrre vini locali nel solco della tradizione dei vini emiliani, con particolare attenzione all’ancestrale rifermentazione in bottiglia, che dona ai vini frizzanti una profondità e una capacità di evoluzione difficilmente raggiungibile con le altre tecniche di produzione”.

La degustazione dei vini di Mariotti conferma l’eccellenza del progetto.
Il Fortana dell’Emilia IGP frizzante Dune è la quintessenza del vino di beva facile ma non banale, in cui gli aromi si assemblano con stuzzicante semplice complessità.
Il Fortana dell’Emilia IGP frizzante Surliè! propone il vitigno nella sua espressione meno facile e più profonda: ti accoglie con note carboniche e sentori di pane lievitato, mentre il sorso è pieno, secco, con un petillant austero. Colpisce nel finale l’emergere di una carezzevole dolcezza remota.
Il Fortana dell’Emilia IGP frizzante Sèt e mèz, dal tenue bouquet di rose, delicato ma vellicante, esprime freschezza floreale accompagnata da bolle compatte e materiche.
Il Fortana dell’Emilia IGP fermo Valle Isola dispiega fiori primaverili al naso e intensa acidità al palato, con forti connotati vinosi.

Il Bianco dell’Emilia IGP frizzante Smarazen, uvaggio con 70% Trebbiano Romagnolo e 30% Malvasia di Candia non aromatica, ha un profumo che annuncia aromi spessi e in effetti in bocca è carnoso, ma con una forte acidità che rende goloso il sorso, dominato da composta di pesche bianche; beva intensa che richiede attenzione, da affrontare con concentrazione, avendo cura negli abbinamenti di puntare su pietanze dai sapori forti.
Il Bianco dell’Emilia IGP frizzante Vigna delle Sabbie conferma le sensazioni del precedente, ma con un approccio più beverino.

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