giovedì 1 marzo 2018

La Bottega dei Ricordi a Milano : Il tram di Corso Sempione

di Roberto Morandi
Un tempo Milano era dotata di una fitta rete di tram interurbani (questo il termine in uso a Milano, mentre a Torino per esempio si chiamavano intercomunali), che collegavano la città alla provincia; alcuni sono particolarmente famosi, come il celebre “Gambadelegn” che da Corso Vercelli partiva verso Magenta e Sedriano o quello per Vaprio d’Adda.

O ancora la Milano-Monza, la “regina” degli interurbani, che vedeva convogli anche di dieci vetture che percorrevano viale Monza e Corso Buenos Aires.
Altri invece sono meno conosciuti e hanno svolto un lavoro più umile e oscuro: c’erano ad esempio quello per Abbiategrasso e quelli per la Brianza (linee di Carate e Limbiate).
Uno di questi ha avuto però una storia particolare: si tratta del tram Milano-Gallarate, che a differenza degli altri non passò mai sotto la gestione ATM e rimase sempre in mano ad una società privata, fino alla fine del servizio nel 1966.
Il tram per Gallarate (cittadina oggi in provincia di Varese, ma fino al 1927 milanese) nacque nel 1880-1881, costruita in pochi mesi dalla Società Belga di Tranvie e Piccole Ferrovie: toccava cittadine popolose come Busto Arsizio e Legnano, oltre a tanti paesi che davano forza lavoro alle fabbriche tessili e meccaniche così diffuse nell’alto milanese. Nel 1915 la gestione passò alla STIE, Società Trazione e Impianti Elettrici, e si passò appunto alla trazione elettrica, con eleganti tram in livrea bianca con scritte oro.

Nei primissimi tempi il capolinea era vicino al Castello, poi nel 1902 si trasferì all’ombra dell’arena civica, di qui due anni dopo si passò all’Arco della Pace, che vide sia le locomotive a vapore del Gambadelegn sia dal 1915 i più moderni tram bianchi. Il capolinea all’inizio di Corso Sempione era sul lato di Nord-Est, mentre sull’altro lato del corso passavano i binari dei tram urbani gestiti dalla Edison. 
Si rimanda all’articolo già pubblicato su Corso Sempione per ulteriori informazioni e immagini.
In origine il tram extraurbano (ancora a vapore) incrociava a livello la linea ferroviaria di circonvallazione ovest, quella che collegava Porta Genova con Certosa, passando dallo scalo Sempione. Quando i tram urbani divennero elettrici, a inizio secolo, fu necessario realizzare un ponte per permettere ai binari tranviari di superare la ferrovia: su di esso correvano i tram cittadini della Edison e anche l’extraurbano per Gallarate.
Nella carta TCI del 1925 si distingue appunto il ponte separato dal resto del viale: il tratto rosso continuo indica il percorso delle linee tranviarie urbane, quello tratteggiato segnala i binari STIE sul lato sinistro del viale, con il capolinea all’Arco della Pace.

Per avere un’idea di come fosse fatto il ponte, si può guardare a quello analogo di via Cenisio:
Nella carta del 1937 il ponte è scomparso insieme alla ferrovia, sacrificata per “liberare” la città dai binari e per dare spazio alla Fiera. Intanto anche il tram da Gallarate ha trovato un nuovo capolinea davanti al deposito, tra le vie Procaccini e Prina.
Nella carta il binario sul lato Nord-Est del corso sembra molto breve, in realtà le rotaie proseguivano per un centinaio di metri, fino all’incrocio con la successiva (andando verso il centro) via Moscati: qui ancora oggi si può trovare l’unico resto della tranvia STIE, il paraurti di cemento con respingente unico.
Il deposito era poco visibile dalla strada, anche perché nel dopoguerra fu ridotto in estensione con la costruzione di un condominio nella parte tra via Procaccini (dove rimase solo un ingresso per autobus) e il Corso.
La vecchia stazione STIE invece era ben visibile, affacciata sul Corso, con la scritta muraria “Milano-Gallarate” e una caratteristica tabella smaltata della birra Wuhrer, che compare in numerose immagini.
Ahimè, questo piccolo e anonimo edificio non aveva certo alcuna speranza di sopravvivere come testimonianza storica: puntualmente, pochi anni fa è stato demolito e sostituito da un grande palazzo bianco che ospita al piano terra una pizzeria.


Moltissime foto del tram STIE (che dal 1933 aveva anche due brevi diramazioni che da Gallarate proseguivano verso i paesini circostanti) sono scattate proprio in corso Sempione.
Purtroppo , dopo l’abbattimento della stazione, non rimane davvero quasi più nulla del vecchio tram STIE.

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