Inaugurazione 4 dicembre ore 18
L.go De Benedetti, 4 Milano
Natale
è alle porte e nelle case si comincia a fare spazio per addobbi, regali
e festeggiamenti. Anche la Kasa dei Libri non vuole essere da meno e lo
fa a modo suo, con parole, illustrazioni e carta stampata: questa volta
è il turno delle réclame natalizie che hanno fatto la storia della
pubblicità della prima metà del Novecento.
La mostra Natale da vendere
parte dalla raccolta di Walter Fochesato, docente universitario e fra i
maggiori esperti di letteratura per l’infanzia e storia
dell’illustrazione, che da molti anni va mettendo insieme una collezione
tutta particolare, rigorosamente cartacea, recentemente diventata un
libro, Le pubblicità di Natale che hanno fatto epoca, edito da Interlinea.
Per
festeggiarlo e presentarlo al pubblico la Kasa dei Libri ne mette in
mostra una parte: un trionfo di alberi e palle, candele e lumini, renne o
Babbi Natale e tutta la multiforme varietà che a partire più o meno
dall’inizio del Novecento ha reso più colorate (e commerciali) le nostre
feste.
Iniziamo dal re del Natale: il Panettone
e quindi Motta e Alemagna, che troneggiavano nelle pagine pubblicitarie
durante le festività. Tra gli artisti che si sono misurati con la
grafica pubblicitaria ricordiamo Severo Pozzati, detto Sepo, che nel
1934 dà vita a una réclame dove le morbide fette di panettone sembrano
danzare sullo sfondo di una M rossa, non celato rimando alla propaganda
fascista, o ancora l’Angelo dell’Alemagna del 1948, in cui la A del
marchio funge da aureola. Ultimo, ma non per importanza l’inconfondibile
stile del futurista Fortunato Depero che, nel 1924, crea per il
Mandorlato “Vido” di Lendinara una curiosa scena familiare con papà e
bambini carichi di doni da mettere sotto l’albero. Dal cibo alle bevande alcoliche
il passo è breve ed ecco una teoria di spumanti, liquori, aperitivi,
vini, cognac per la maggior parte abbinati a scatole e cassette
natalizie. Campari, negli anni ’50, si affida alla mano di Carlo Bisi
che compone un’immagine classica ma ironica: le campane che annunciano
l’Angelus, in questo caso rappresentato dalla bottiglia di liquore
adagiata su uno sfondo bucolico invernale. Tra le aziende che hanno
fatto grande l’Italia nel mondo e che hanno chiamato celebri artisti,
grafici e illustratori, anche la Olivetti con Giovanni Pintori, la FIAT
con Guido Crepax, la RAI con Erberto Carboni e La Rinascente, vero e
proprio tempio dello shopping italiano degli anni ‘50, che chiamò a
collaborare due maestri della comunicazione visiva come Max Huber e Lora
Lamm tutti doverosamente presenti nelle pagine della collezione
Fochesato e nella mostra della Kasa dei Libri.
Ma
che Natale sarebbe senza l’iconica immagine di Santa Claus. Il
collezionista fa risalire la fortuna della figura di Babbo Natale,
creata dalla penna del disegnatore Haddon “Sunny” Sundblom, alle
pubblicità natalizie della Coca Cola, unica eccezione all’italianità della raccolta. Non potevano mancare in mostra copertine di riviste - fatte di cenoni, vie animate, alberi di Natale, presepi, scambi di auguri, piccoli affetti, messe di mezzanotte – e di libri per bambini e non, da donare come strenna natalizia: come dice Charlie Brown per Bompiani “Ho tanto bisogno di amici, con un bel libro ci si fa un amico”, un consiglio condiviso senza dubbio dalla Kasa dei Libri, soprattutto per Natale!
Nessun commento:
Posta un commento