martedì 28 novembre 2017

Assaggi di (Gran) Paradiso








Piccole e golose meraviglie prodotte da operatori e produttori locali che, nel rispetto delle tradizioni e dell’equilibrio ambientale, consentono a chi si reca nelle valli del Parco Nazionale Gran Paradiso di assaporare il gusto e l’ospitalità che contraddistinguono quest’angolo di arco alpino.

Far conoscere un territorio attraverso i suoi sapori e l’ospitalità calorosa dei suoi abitanti: ecco uno dei tanti scopi del Marchio di qualità Gran Paradiso, al quale hanno aderito 86 operatori locali, fra cui artigiani, ristoratori, produttori agricoli e albergatori, che hanno così sancito in maniera ufficiale il proprio impegno nell’intraprendere un percorso di qualità e sostenibilità, per garantire ai consumatori la provenienza dal territorio del Parco, la qualità delle lavorazioni, un’accoglienza all’insegna del rispetto per l’ambiente oltre che della cortesia e delle tradizioni locali. Oneri e onori, insomma, e, per i turisti, una garanzia di eccellenza!

Ristoranti
La zuppa del Gran Paradiso, preparata con verdure, formaggi e pane locali, dal sapore rustico e autentico, oppure un goloso piatto di tortelloni ripieni di castagne e Bleu d'Aoste? O magari un petto d’anatra glassato al miele? Non importa quali gusti abbiate e quali siano le vostre preferenze in fatto di cibo: i ristoranti a Marchio qualità offrono piatti preparati con cura e attenzione, utilizzando ingredienti a km zero o poco più, per garantire ai clienti un’esperienza gastronomica in grado di raccontare la storia e la cultura del territorio.
Fra i ristoratori a Marchio segnaliamo 2 new entry: Lou Bequet di Cogne e Le Barmè de l'Ours, a Rhêmes-Saint-Georges, che propongono piatti raffinati e davvero gourmand, legati alla stagionalità delle materie prime.

Produttori
Nelle valli del Parco i piccoli produttori locali danno vita a tesori golosi, che, conservati in barattoli, bottiglie o sacchetti, affumicati o stagionati su scaffali o botti, consentono ai buongustai di godere tutto l’anno dei piaceri della tavola. Immancabile il miele di tante varietà, fra cui rododendro, castagno e millefiori, abbinato felicemente ai tanti saporiti formaggi d’alpeggio; la mocetta e i salumi tipici, prodotti con carni di animali nutriti con erba fresca delle montagne, il genepy, antichissimo liquore ottenuto dall’Artemisia alpina e prodotto, fra gli altri, dall’Azienda Agricola Stella Alpina in Valle Soana, oppure le leggendarie giuraje, tradizionali confetti a base di nocciola tipici del versante piemontese del Parco.
E per portarsi a casa un po’ di sapori paradisiaci basta andare alla Società Agricola Le Motte, in frazione Gimillan a Cogne, che produce, oltre a genepy e ortaggi, deliziose conserve da mettere in dispensa e gustare a piacere.
Ma nel territorio del Parco, grazie al particolare microclima di un’area del versante valdostano, si producono anche ottimi vini dai nomi suggestivi: Le Soleil Couchant, L’Ardente, Le Prisonnier o Nix Nivis, prodotti da Maison Anselmet e da Cave de l’Enfer.

Da re o da montanaro?
Preferite un soggiorno da re o un weekend dall’autentico sapore montanaro?
Fra le tante proposte delle strutture a Marchio di qualità, che offrono percorsi benessere, soggiorni all’insegna dello sci o delle ciaspolate, vi segnaliamo le ultime novità: il Ceresole Sport Village & Hotel e il Rifugio Alpino Santa Pulenta. Il Ceresole Sport Village & Hotel si trova all’interno dello storico Grand Hotel, dove hanno soggiornato, fra gli altri, la Regina Margherita di Savoia e il poeta Giosuè Carducci: qui, con il supporto dei tecnici della Ceresole Sport Village Academy, si potranno praticare il Nordic Walking, sia nella versione estiva che invernale, lo sci di fondo, lo skiroll e il telemark, l’escursionismo, il trail e il Nordic Running.
Se invece siete alla ricerca della calda atmosfera montanara, davvero tipica della tradizione alpina, il Rifugio Alpino Santa Pulenta è la scelta per voi: camere confortevoli e accoglienti, immerse nel verde di una conca nella borgata di Cambrelle a Locana, per un soggiorno all’insegna del digital detox.

Artigiani
La storia e la cultura millenaria delle valli del Parco vengono mantenute in vita e tramandate anche grazie al lavoro esperto di artigiani che, con gesti sapienti, creano autentiche opere d’arte: su tutti, i lavori di Marco Rolando, che dal legno ricava oggetti d’uso quotidiano ma anche magnifiche sculture, le grolle dell’amicizia prodotte da Les Amis du bois, gli arredi in legno dei falegnami Tarro Genta e i pizzi e i merletti delle Dentellières, una cooperativa di donne di Cogne che tramanda la lavorazione al tombolo e all’uncinetto, vecchia di quattro secoli.

Per saperne di più: www.pngp.it/marchio-qualita

Nessun commento:

Posta un commento