ECRUDO:
THE PLACE TO BE
IL LUOGO IN CUI ASSAPORARE NON SOLO CIBI MA UN MODO DI ESSERE.
Il progetto Ecrudo nasce dalla creatività di Alessandro Agrati, architetto e art
director milanese che ha fatto della ricerca sul benessere assoluto, inteso a
livello fisico, emotivo e spirituale la sua firma. L’estro di Agrati che si
esprime attraverso le collezioni di home living, interior design, wellness arriva
oggi al fine-dining con Ecrudo.
Ecrudo fa parte di un concept della società Italy
First Sa ed è il primo di un progetto a largo respiro, con l’obiettivo di
espandere e trasmettere lo stile di vita e l’eleganza italiani, non solo nel
fine dining, ma anche nell’hotellerie di lusso “personalizzato” e nella
gastronomia-bistrot d’eccellenza.
Il concept di Ecrudo come fine-dining trova a Milano la sua
consacrazione. Cosa differenzia Ecrudo dalle proposte che affollano la scena
milanese lo si percepisce dalle parole che lo stesso Agrati utilizza per spiegare
il nome scelto per lo spazio di via Savona:
“Ecrudo richiama il concetto di grezzo
inteso come vero, primordiale, originario, senza orpelli. Ecrudo è un luogo dedicato al cibo, un posto fatto di verità e
contrasti netti, con un’anima forte, mai banale, in cui buon cibo e buon vivere
elevano il concetto di “stare bene” e lo dilatano nel tempo. La fretta, da
Ecrudo, non esiste”.
Nulla a che fare col proporre esclusivamente piatti
crudi, dunque, anche se il menu presenta anche una scelta di piatti di questo
tipo. Ecrudo è un salotto milanese che
viaggerà nel mondo portando con sé un’idea diversa di food&living. “Con Ecrudo – continua Agrati – siamo andati a togliere invece che
aggiungere. Siamo tornati alle persone per riposizionarle al centro e per
persone intendo l’ospite, ma anche lo staff che se ne prende cura”.
L’ambiente
Un’atmosfera calda e accogliente creata dai
materiali, dalle luci soffuse, dai volumi e dal sapiente gioco delle
contrapposizioni accoglie
gli ospiti per ora solo per l’aperitivo e la cena.
Colori avvolgenti e dai toni risposanti in tutte le varianti del beige, del
tortora fino ai marron glacés con tocchi di aubergine e vert sauge, lampade essenziali con elementi naturali come la
corda grezza.
Cento posti distribuiti su più ambienti: da quello iniziale, più informale,
dedicato all’aperitivo e delineato sul grande banco bar, passando per la zona disegnata
per il fine-dining più classico, per finire con il caveau-salotto, più
appartato, silenzioso, arricchito con comode sedute in velluto di seta.
Il design è curato in ogni dettaglio, mai casuale, valorizzato
dalle opere, create appositamente per Ecrudo, dall’artista brasiliana Malù Cruz Piani e dalla pittrice
tridimensionale Giovanna La Falce.
Il team
Il primo passo verso lo “star bene” si compie in
tavola. La cucina di Ecrudo è affidata ad Angelo Mancuso, con il coordinamento di Umberto Vezzoli, executive chef di tutto il Gruppo Italy First. Lo
chef Mancuso, partenopeo, classe 1983, si è fatto apprezzare nelle cucine dei
ristoranti 5 stelle di Londra, Firenze, Ravello, Gstaad per stabilirsi poi a
Milano dove ha lavorato con Elio Sironi. Predilige una cucina fatta di sapori
concentrati dal sole, dal mare e dalla terra. Un percorso di gusto che valorizzi
il reale concetto di chilometro corto.
Insieme a Vezzoli hanno voluto per Ecrudo un cucina “primaria”. “Quella di Ecrudo – afferma Vezzoli – è una cucina fortemente basata
sull’agricoltura integrata. La nostre proposte sono intimamente legate alla
tradizione italiana e puntano sui principali ingredienti della cucina
mediterranea”. Ogni sera il menu di Ecrudo suggerisce qualche idea per
cambiare le abitudini alimentari cercando di calibrare l’estetica e il gusto. “Il
crudo, o il “non troppo cotto”, è allegro, colorato, croccante, veloce e
vitaminico adatto per fare il pieno di sostanze nutritive e godere dei benefici
che la natura spontaneamente offre. In questo senso parliamo di profumi e
sapori primari. Abbiamo creato tutto questo per farvi mangiare sano cercando i
prodotti migliori d’Italia”. Come l’olio monocultivar, ad esempio, fatto
con olive appartenenti ad un’unica varietà che in Italia sono in pochissimi a
produrre.
La cantina di Ecrudo è curata da uno dei più noti sommelier
al mondo, Piero Sattanino. Campione del mondo nel 1971 e
fino al 1977, il sommelier piemontese ha contribuito a far conoscere questo
mestiere in Italia. Per la carta dei vini di Ecrudo si è concentrato sulla
buona enologia italiana, scegliendo aziende e produttori in alcuni casi poco
noti così come piccoli Vignerons, tutti di alta qualità e con un giusto
rapporto qualità/prezzo. “Particolare
attenzione – spiega Sattanino - è stata
posta su produttori in alcuni casi anche non certificati, ma che esprimono il
proprio prodotto in modo biologico, prediligendo sostanze naturali. Dove
possibile abbiamo elencato le uve usate per la vinificazione, con accenni
geografici, denominazioni, nome del vigneto o il “Cru”, il “millésime” e il
nome del produttore. Tante le regioni italiane rappresentate. Ampio risalto è
stato dato anche ai vini Spumanti Italiani a Metodo Classico e Charmat
rafforzati dalla presenta di alcuni Champagnes di qualità. La Carta dei
Desserts proporrà l’abbinamento con i vini e gli spirits più adatti ad
accompagnare le proposte dello Chef pasticcere”.
Per conoscere Ecrudo si potrà approfittare delle
prossime serate a tema che saranno promosse insieme ai migliori produttori
internazionali. Si partirà con due classici: Caviale&Champagne e il Tartufo.
Ecrudo
Via Savona 11 – Milano
Tel (+39) 02 83390006
ecrudomilano@ecrudo.it
www.ecrudo.it
Orari 19.00 – 24.00
Giorno di chiusura: Domenica
Aperture/chiusure
straordinarie: Aperto il 24-25-31
Dicembre.
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