venerdì 13 ottobre 2017

Ca’ Corniani. Terra d’avanguardia: è Alberto Garutti il vincitore del concorso artistico internazionale a invito




– a cura di Eight Art Project – per la realizzazione delle opere per le
Tre Soglie di Ca’ Corniani, storica tenuta di Genagricola.
 
La giuria ha selezionato il suo progetto Le Tre Storie di Paesaggio per il forte impatto visivo e l’alto valore artistico.
 
Il concorso artistico per le Tre Soglie di Ca’ Corniani si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione paesaggistica della tenuta con l’obiettivo di farla rinascere.
 
Il concorso si avvale dell’ideazione e curatela paesaggistica di Andreas Kipar e della curatela artistica di Elena Tettamanti e Antonella Soldaini.

La progettazione del masterplan paesaggistico è a cura dello studio internazionale di architettura del paesaggio LAND.
 
Le opere di Alberto Garutti saranno inaugurate a maggio 2018
in concomitanza con l’opening della 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.


Un grande tetto dorato per l’antico casale ora abbandonato, una scritta al neon che si illumina a ogni fulmine che cade in Italia, delle sculture-ritratto dei cani e cavalli che vivono nel podere: saranno queste le tre opere che accoglieranno tutti quelli che da giugno 2018 entreranno a Ca’ Corniani varcando le Tre Soglie d’ingresso della storica tenuta di Genagricola, in provincia di Venezia.

Le tre opere sono parte del progetto Le Tre Storie di Paesaggio con cui l’artista Alberto Garutti (Lecco, 1948) ha vinto il concorso artistico internazionale a invito pensato come prima tappa ufficiale del progetto di valorizzazione paesaggistica di Ca’ Corniani.

Il concorso, lanciato lo scorso giugno con la curatela artistica di Elena Tettamanti e Antonella Soldaini e la curatela paesaggistica di Andreas Kipar, ha coinvolto cinque artisti europei – Monica Bonvicini, Alberto Garutti, Carsten Höller, Tobias Rehberger e Remo Salvadori – chiamati dai curatori a presentare per i tre punti di accesso di Ca’ Corniani altrettante opere site-specific, con l’obiettivo di marcare l’ingresso alla tenuta e di raccontare la ricchezza di quest’area dalla vocazione fortemente agricola e produttiva.

Il 22 settembre, una giuria internazionale – composta da Gabriella Belli (Direttore Fondazione Musei Civici di Venezia), Pippo Ciorra (Senior curator Museo MAXXI), Philippe Donnet (Group CEO di Generali), Giancarlo Fancel (Presidente Genagricola e Chief Financial Officer Generali Italia), Andreas Kipar (Founding Partner LAND), Beatrice Merz (Presidente Fondazione Merz elvetica e del Mario Merz Prize), Marco Sesana (Country Manager e Amministratore Delegato Generali Italia), Elena Tettamanti (Founder Eight Art Project) e Vicente Todolì (Direttore artistico Hangar Bicocca) – dopo aver esaminato i progetti ha selezionato quello di Alberto Garutti perfettamente coerente con la storia e il paesaggio di Ca’ Corniani, che con i suoi 1700 ettari di estensione nell’entroterra di Caorle è una delle più grandi aziende agricole italiane.

Ca’ Corniani ha particolarità di essere un territorio completamente pianeggiante circondato dalle acque, i cui confini sono delimitati dagli argini del fiume Livenza e dai canali artificiali realizzati al tempo della bonifica del 1851. Strategici per la tenuta sono dunque i tre punti di accesso, raggiungibili via terra e via acqua.
Il concorso ha rappresentato un primo importante momento di confronto e relazione tra gli artisti e questo luogo così peculiare: da un lato li ha avvicinati all’alto valore storico e produttivo del luogo, dall’altro ha innescato forme di condivisione con il contesto socio-culturale locale e allargato.

Le opere di Alberto Garutti per questi tre punti chiave sono nate proprio da questo confronto e saranno capaci di attrarre interesse e innescare un processo di scoperta del luogo, grazie alla loro spiccata e riconoscibile capacità di integrare stabilmente arte e agricoltura, aprendo a nuove forme di dialogo, sviluppo e rivitalizzazione del territorio.
L’idea di utilizzare l’arte contemporanea per instaurare un nuovo rapporto tra la cultura della produzione agricola, la natura dei luoghi e la comunità, e a cui il progetto di Garutti risponde perfettamente, è nata in seno al masterplan paesaggistico, la cui progettazione è stata avviata nel 2014 a cura dello studio internazionale di architettura del paesaggio LAND e di Andreas Kipar, autore con Giovanni Sala dell’intera strategia di valorizzazione e curatore paesaggistico del concorso artístico per la realizzazione delle opere per le Tre Soglie di Ca’ Corniani.

Le opere di Alberto Garutti verranno ufficialmente inaugurate a fine maggio 2018, in occasione della 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.

 
Le opere per le Tre Soglie di Ca’ Corniani ne esprimono il valore di Terra d’avanguardia

“Ca’Corniani è importante per noi, non è solo una tenuta storica, la prima bonifica, ma il simbolo della nostra attività di assicuratori. Siamo un’industria strategica che guarda sempre al futuro, capace di intervenire positivamente nello sviluppo sostenibile delle società moderne, di renderle più sane e in grado di adattarsi ai cambiamenti – spiega Marco Sesana, Country Manager e Amministratore Delegato Generali Italia – Crediamo che l'arte sia un eccezionale strumento per valorizzare i territori. La cultura e l’arte fanno infatti parte dell’identità del nostro Paese e riteniamo che possano essere un volano anche di crescita e sviluppo economico dei territori.”

“Ca’Corniani è il nucleo storico di Genagricola, il primo tassello di un gruppo che negli anni è cresciuto e si è arricchito di altre importanti realtà, fino a diventare nel suo complesso la più grande Azienda agricola d’Italia - sottolinea Giancarlo Fancel Presidente di Genagricola. Fin dalla sua nascita, nel 1851, si è sempre distinta per la portata innovativa della propria attività, diventando una vera e propria Terra d’avanguardia. Le opere di Alberto Garutti per le Tre Soglie della tenuta saranno un segno tangibile di questo importante percorso di valorizzazione e rinnovamento che Genagricola ha intrapreso con l’obiettivo di far rivivere la campagna, facendola tornare un centro di aggregazione sociale, culturale per il territorio, come è sempre stata.”

“L’agricoltura è produttrice di cultura. Lo è sempre stata, specie in Italia, dove l’attività agricola ha disegnato borghi e paesaggi spettacolari, che perfino l’UNESCO ha deciso di riconoscere e di promuoverne la tutela: è stato così per le Langhe e il Monferrato, e ci auguriamo sia così per altri territori. Ma l’intervento che abbiamo messo in campo a Ca’Corniani ha una lungimiranza diversa e una finalità diversa: in questo caso non è l’attività agricola a disegnare il paesaggio e renderlo opera d’arte, ma è l’arte (pura) che interviene sul paesaggio agricolo, fornendo lo stimolo per prendere coscienza del territorio. Per questo motivo la giuria ha ritenuto di premiare le opere di un artista che nel territorio si è immerso per capirlo ed interpretarlo” aggiunge Alessandro Marchionne, Amministratore Delegato di Genagricola.

“Le tre opere che Alberto Garutti ha concepito per le tre soglie di Ca’ Corniani – spiegano Elena Tettamanti e Antonella Soldaini, curatori artistici – sono coerenti con il percorso da lui avviato a partire dalla fine degli anni Novanta per cercare un nuovo significato per le opere installate in contesti non specificatamente deputati all’arte ma in spazi pubblici e fruibili da tutti. Per capire appieno il valore innovativo del linguaggio di Garutti, è importante rimarcare alcuni concetti per lui fondamentali e diventati negli anni ormai imprescindibili per chiunque affronti il tema dell’opera site specific. Per esempio, il rispetto per il luogo in cui l’opera venga collocata, l’attenzione per la realtà sociale circostante, la conoscenza approfondita del contesto. Tutte problematiche fortemente innovative nel lessico dell’arte pubblica, dove prima prevaleva una pratica scultorea monumentale e autoreferenziale. In questa ottica la strategia che l’artista ha adottato anche per Ca’ Corniani é risultata, per usare le sue parole: “non invasiva ma minima, sentimentale, economica, e priva di gerarchie”.

“Come la grande bonifica ottocentesca ha rivoluzionato questo territorio, attivandone la coltivazione verso l’assetto attuale, l’aiuto che il masterplan ha chiesto ora all’arte apre una nuova fase nell’eccezionale storia di Ca’ Corniani: Terra di Avanguardia – ribadisce Andreas Kipar, ideatore e curatore paesaggistico – Le opere d’arte prescelte costruiscono una solida narrazione che si confronta con la storia, la natura e le persone che vivono qui: paesaggio e arte creano insieme un nuovo “luogo”, riconoscibile grazie a un’identità riportata alla luce, proprio in corrispondenza delle Soglie. Le opere ideate da Alberto Garutti danno visibilità e fondamento all’attuale processo di valorizzazione paesaggistica, per innescare una forma di agricoltura che si può definire ‘di avanguardia’, in grado di evolvere, non solo dal punto di vista produttivo, ma anche ambientale, culturale e, soprattutto, sociale.”


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