sabato 9 settembre 2017

GLI ECOMUSEI SBARCANO A FRIULI DOC


A Palazzo Florio e in via Vittorio Veneto laboratori, allestimenti, dimostrazioni, degustazioni, spettacoli
Laboratori, allestimenti, dimostrazioni, degustazioni e spettacoli. È un programma ricco di iniziative quello degli ecomusei, presenti a Friuli Doc a palazzo Florio e in via Vittorio Veneto da domani 17 settembre e per tutti i quattro giorni della manifestazione. Gli ecomusei rappresentano delle realtà che solo di recente sono apparse sulla scena nazionale, il Friuli Venezia Giulia è la terza regione italiana che si è dotata di una normativa per il loro riconoscimento e sostegno con una legge varata nel 2006. Si tratta di forme museali innovative, orientate a tutelare la memoria collettiva e a favorire lo sviluppo socio-economico del territorio attraverso la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale locale nel rispetto dei principi della sostenibilità.
Gli ecomusei investono ambiti omogenei, dal punto di vista geografico, linguistico o culturale, estendendo i loro confini oltre le mura dei singoli edifici fino a comprendere paesaggi, panorami, aspetti fisici e biologici, opere dell’uomo, praticamente tutti gli elementi che su quei territori insistono, caratterizzandoli e qualificandoli. Le finalità con cui operano riguardano soprattutto l’interpretazione, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, azioni che si accompagnano ad alcuni elementi di fondo: la presenza di un articolato sistema di beni materiali (particolarità ambientali, manufatti, opere dell’ingegno umano) e immateriali (attività, sapori e saperi) legati ai luoghi e alla comunità di riferimento, l’approccio interdisciplinare ed olistico che caratterizza l’attività di promozione, l’attenzione all’ambiente per salvaguardarlo con un’azione mirata, la gestione diretta dell’ecomuseo da parte della popolazione.
Sono quattro gli ecomusei riconosciuti dalla Regione grazie alla L.R. 10/2006: l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese (coincidente con la piana alluvionale del Campo di Osoppo-Gemona ed i primi rilievi prealpini), l’Ecomuseo Lis Aganis (che opera nell’ambito delle Dolomiti Friulane e della Pedemontana Pordenonese), l’Ecomuseo Val Resia (attivo nella valle chiusa che ospita una minoranza linguistica di origine slava), l’Ecomuseo Mistîrs (il comune di riferimento è Paularo in Val d’Incarojo). Queste realtà, che hanno avviato un percorso di collaborazione articolandosi in una rete regionale al fine di ottimizzare le risorse e rendere maggiormente visibili le attività promosse nei singoli contesti, si presentano a Friuli Doc con tutto il loro “bagaglio” di saperi e sapori, in bella vista e pronti alla lettura o all’assaggio: pubblicazioni, materiali, audiovisivi, prodotti artigianali ed enogastronomici vengono presentati negli spazi interni ed esterni di Palazzo Florio con una serie articolata di proposte e iniziative, comprendenti laboratori, allestimenti, dimostrazioni, degustazioni, spettacoli.
Per tutta la durata della manifestazione a Palazzo Florio saranno visitabili la mostra “Rete degli ecomusei del FVG” (allegato pannello introduttivo) e l’allestimento che presenterà le quattro realtà ecomuseali con i loro territori e le peculiarità più rilevanti dei loro patrimoni. Inoltre venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 presso lo stand degli Ecomusei in via Vittorio Veneto si potranno acquistare i prodotti provenienti dalle aziende agricole e artigianali dei territori ecomuseali.

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