sabato 22 ottobre 2016

Vittorio Veneto,Borgo del Gusto

Vittorio Veneto (IPA: /vit'tɔrjo 'vɛneto/; Vitorio Veneto o, più semplicemente, Vitorio in veneto, IPA: /vi'tɔrjo 'vɛneto/) è un comune italiano  della provincia di Treviso in Veneto. Vi si combatté l'omonima battaglia durante la prima guerra mondiale; la vittoria dell'esercito italiano su quello austro-ungarico ebbe come conseguenza la resa austriaca e la fine della guerra.
La città è composta da quelli che un tempo furono due comuni distinti: Ceneda e Serravalle. È inoltre sede della diocesi di Vittorio Veneto.


Il territorio, il più vasto della provincia, è caratterizzato dalla presenza di rilievi collinari e montuosi, trovandosi a ridosso delle prealpi che lo separano dalla Valbelluna e dall'Alpago.
Oltre al centro di Vittorio Veneto, diviso tra Ceneda e Serravalle, sono presenti altri quartieri e sobborghi quali San Giacomo di Veglia, Costa e Salsa. Si contano inoltre numerose frazioni e località sparse sulle pendici dei monti o nella Val Lapisina, ossia la vallata che, inserendosi tra le prealpi, mette in comunicazione la Marca Trevigiana con la provincia di Belluno attraverso la Sella di Fadalto (è attraversata dalla SS51 e dalla A27). Lungo questa valle si trovano il Lago Morto, uno dei più estesi della provincia, e i più modesti lago del Restello e lago di Negrisiola, entrambi di origine artificiale. L'altitudine minima di Vittorio Veneto è di 89 m s.l.m., mentre la massima è di 1.763 m s.l.m. (in corrispondenza alla cima del Col Visentin). Il municipio si trova a 138 m s.l.m.
Viste le caratteristiche fisiche, la zona di Vittorio Veneto è ricca di corsi d'acqua a carattere torrentizio, molti dei quali nascono proprio all'interno del territorio comunale. Il principale corso d'acqua è indubbiamente il Meschio, che nasce in località Savassa ed è affluente del Livenza, che attraversa il capoluogo. Sono da ricordare inoltre il Cervada, affluente del Monticano, ed il Sora, affluente del Meschio stesso.

Storia



Il municipio, costruito a metà strada tra i due sobborghi.
Vittorio Veneto nacque il 27 settembre 1866 con l'unione dei preesistenti comuni di Ceneda e Serravalle. Assunse il nome di "Vittorio" il 22 novembre 1866 in omaggio a Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia. L'appellativo "Veneto" era usato abitualmente soprattutto dopo la battaglia e venne ufficializzato, assieme al conferimento del titolo di città, con RD 22 luglio 1923 n. 1765.
A partire dalla fine dell'Ottocento, vennero creati dei nuovi quartieri attorno alla strada che collegava le due cittadine, l'attuale Viale della Vittoria, di modo che l'unione fosse anche fisica, e lo stesso municipio fu collocato a metà strada. Tuttavia la città continua ancora oggi a dimostrare una certa bipolarità, e in effetti Ceneda e Serravalle, nonostante la vicinanza, hanno identità storiche ben distinte.
Vittorio Veneto è la città italiana che fu protagonista sul fronte italo-austriaco della omonima battaglia che pose fine alle ostilità tra i due paesi sul finire della prima guerra mondiale.

Ceneda



Di probabili origini celtiche, in epoca romana ospitò forse un vicus fortificato legato al municipium di Oderzo. Crebbe d'importanza durante l'alto medioevo, divenendo sede di un ducato longobardo e di una diocesi. I vescovi locali ebbero inoltre il titolo di conti che mantennero anche dopo l'assoggettamento alla Serenissima. In età moderna il suo sviluppo fu ostacolato dall'accrescersi di Serravalle, mantenendo le caratteristiche di piccolo borgo ad economia agricola raccolto attorno alla piazza della cattedrale.

Serravalle



Sorta attorno a un fortilizio di probabili origini romane, fu un centro di secondaria importanza finché, sul finire dell'XI secolo, divenne feudo dei Caminesi. Cominciò per Serravalle un periodo di costante sviluppo economico e urbanistico che fu continuato anche quando passò a Venezia, divenendo sede di una podesteria,


Delegati a Borghi d'Europa :
San Giacomo di Veglia : Cooperativa Sociale Fenderl
Serravalle : Osteria Semprequeo
Ceneda :  La Loggia

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