giovedì 29 settembre 2016

Montagnana e l'Hosteria Zanarotti in Chef Italiani nel mondo

Gianluigi Pagano, scrittore e giornalista di Bologna, ha inserito Montagnana e l'Hosteria Zanarotti
nel prestigioso sito web di Chef Italiani nel Mondo.
Un'altra piccola ma grande gemma nel percorso informativo che la rete dei borghi europei del gusto
propone per le Terre di Montagnana.
Di seguito il testo della recensione :

Turismo Slow: Montagnana

 
 
 
 
 
 
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Montagnana
Come abbiamo detto (cfr. “Soave, un turismo con l’anima”) ”esiste un turismo diverso da quello di massa, alla ricerca compulsiva di quello-che-non-si può-non-vedere, un turismo che una meritoria Associazione”( http://www.slowtourism-italia.org/) ha definito “Slov Tourism.
Ebbene seguendo questa filosofia siamo andati a Montagnana, nel basso Padovano.
La città deve la sua fama internazionale alla celebre cinta muraria, edificata tra XIII e XIV secolo, quando i Carraresi, signori di Padova, vollero ampliare e rafforzare la frontiera dello stato padovano contro la Verona degli Scaligeri.
L’accesso alla città era controllato dalle porte fortificate del castello di San Zeno (ad est, verso Padova) e della Rocca degli Alberi (ad ovest, verso il veronese).
Non a caso alla città di Montagnana è stata conferita la Bandiera arancione per le sue bellezze storiche e per la valorizzazione dei prodotti tipici, inoltre essa fa parte dell’associazione “I borghi più belli d’Italia”.
Dunque, dopo aver effettuato una doverosa visita alle mura merlate e ai Castelli (uno dei quali quello di San Zeno accoglie un interessante Museo), ho capito che era l’ora di ristorare le membra… ed anche lo stomaco.
Gli ottimi ristoranti non mancano; personalmente ho scelto l’HostariaZanarotti, di Arturo Zanarotti, che da oltre dieci anni propone i sapori della tradizione.
Notevoli gli Gnocchi alla Montagnanese, ma la portata che mi ha più colpito è stato lo “Schisoto”, cioè il pane “schiacciato”, che poteva cuocersi meglio e stare sotto il “testo”. Gli ingredienti sono: la farina, lo strutto il sale, il lievito madre. Naturalmente l’ho degustato con il prosciutto crudo dolce di Montagnana ed è stato un trionfo.
Inutile dire che il tutto è stato annaffiato dai meravigliosi vini veneti, tra i quali ho fatto una entusiasmante scoperta: il “Sata” realizzato da uve garganega (bianco) o da uve Merlot e Cabernet (rosso).
Dulcis in fundo la Fugassa, tipico dolce del montagnanese fatta di polenta mele e uvetta.
E, per non farmi mancare nulla, per digerire sono andato ad ammirare la cinquecentesca Villa Pisani, attribuita a Palladio, appena fuori dalla cerchia muraria, uscendo da Castel San Zeno.
Un’architettura di classico equilibrio, ideale per rasserenare l’animo… e per favorire la digestione.
Villa Pisani - Montagnana
Villa Pisani – Montagnana

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