venerdì 25 marzo 2016

LA PRIMA COLLINA TRA MONTIANO, LONGIANO E RONCOFREDDO

Il Cenacolo Terre di Romagna cura una iniziativa di informazione sulle colline a Monte di Cesena.

La fascia collinare a monte di Cesena è caratterizzata da una campagna verdeggiante costellata da piccoli borghi e rocche dove si respira ancora un’atmosfera legata al passato. Dalle ondulate colline si innalzano rupi calcaree e calanchi che ricadono a picco su brevi affluenti torrentizi. Scegliamo il piccolo centro di Montiano, dominato dalla possente rocca malatestiana, come punto di partenza per un itinerario, a piedi, in bicicletta o in auto, che seguirà i luoghi di maggior interesse paesaggistico-culturale. Da Montiano scendiamo a fondovalle dove si trova il torrente Rigossa e risaliamo verso Longiano dove potremo visitare il Castello Malatestiano, che ospita fra le altre cose un museo di arte contemporanea intitolato al celebre poeta Tito Balestra vissuto in questi luoghi. Di interesse storico è anche il rifugio bellico, testimonianza dell’ultimo conflitto mondiale, che attraversa il sottosuolo tufaceo dell’intero borgo medievale. Il nostro itinerario prosegue poi lungo il crinale che costeggia la valle del Rubicone alla volta di Roncofreddo dove possiamo fare una passeggiata lungo l’antica cinta muraria adiacente a via Porta Pia in prossimità dei giardini. Di interesse storico è il Museo del Fronte che raccoglie, all’interno di un'antica cantina del centro storico utilizzata come stazione radio dagli alleati, diversi oggetti bellici provenienti dai campi di battaglia della zona, nota per la Battaglia del Rubicone che risultò decisiva per lo sfondamento della Linea Gotica. Da visitare sono anche le sobrie fontane a nord del paese che dall'Ottocento al dopoguerra hanno erogato acqua potabile al paese. Da Roncofreddo proseguiamo in direzione di Montenovo e del piccolo borgo medievale di Monteleone dove si può ancora ammirare l’antico castello posto su un colle in posizione dominante. Da questi luoghi si può godere di uno splendido panorama sulla pianura sottostante fino al mare. Riprendiamo il nostro percorso e scendiamo lungo la valle del torrente Pisciatello o Urgone dominata dal maschio della rocca del borgo medievale di Sorrivoli, su quello che era il confine tra Roma e la Gallia. Il toponimo del paese, “Subripola”, fa riferimento alla collina irrigata da rivoli sulla quale è posto l’insediamento. L’area presenta infatti una vegetazione rigogliosa caratterizzata nei terreni umidi, da pioppi, ontani neri e salici argentei, mentre nei terreni più asciutti da roverelle, carpini, ornielli, pruni e castagni. Fra le specie di origine agricola si trovano invece gelsi, ulivi, filari d’uva e alberi da frutto. L’itinerario può essere esteso fino a Montecodruzzo, altro piccolo borgo nel cui territorio furono in passato sfruttati gli affioramenti di rocce calcaree e gessose come cave di materiali per costruzioni edili.
L’itinerario della “Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena” si sviluppa per ben 287 chilometri. E' un itinerario complesso, perché collega trasversalmente sei grandi vallate della Romagna centrale (Tramazzo, Montone, Rabbi, Bidente, Savio e Rubicone), nel tratto pedemontano e collinare compreso tra la Via Emilia, a nord, sino alle cittadine di media valle a sud (Modigliana, Dovadola, Predappio, Civitella, Mercato Saraceno, Sogliano).
Virtuali porte di ingresso alla Strada, dalla storica Via Emilia, sono le città di Forlì, Forlimpopoli, Cesena e Savignano.

I confini “laterali” del territorio interessato dallo sviluppo della strada, sono quelli propri della Provincia di Forlì-Cesena: col territorio faentino al nord-ovest, e con quello riminese al sud-est.

Morfologia ed ambiente di un territorio straordinario
Queste peculiarità geografiche e morfologiche, oltreché particolari disposizioni delle emergenze eno-gastronomiche sui territori, non hanno consentito la configurazione di un itinerario perfettamente ad “anello”, anche se la presenza di miriadi di strade (oramai tutte asfaltate) sui crinali, controcrinali e nelle vallette laterali, permettono sempre al viaggiatore, di ritornare (se lo vuole) al punto di partenza senza dover ripercorrere la medesima strada; i collegamenti di controcrinale, oltre che regalare sovente la visione di stupendi panorami, evitano ripetitivi e scontati percorsi di fondovalle.

I 287 chilometri indicati, sono quelli dell’itinerario principale, che permette l’attraversamento o l’avvicinamento di tutti i territori comunali interessati alla Strada, e dei luoghi e siti di forte rilievo enogastronomico, oltrechè quelli dai significativi valori storico-culturali ed ambientali.
L’itinerario principale della Strada, ingloba altresì un fitto reticolo di molteplici e significativi percorsi secondari: è in questo grande insieme di percorsi, che sono ben distribuiti il centinaio di imprese, aziende ed associazioni che aderiscono alla Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena.

Le sei valli che scendono a pettine dal crinale di spartiacque tosco-romagnolo, per 60-70 chilometri, configurano un territorio morfologicamente complesso. Geologicamente, il medio ed alto appennino romagnolo è formato da rocce marnose - arenacee, alternate a strati.

L’arenaria di colore scuro e più resistente all’erosione, e la marna, friabile e facilmente disgregabile, configurano paesaggi e scenari che restano impressi al visitatore. Quando non sono coperte da boschi, o incombono nei letti dei fiumi come spettacolari “rupi”, si possono notare ciclopiche faglie, spesso inclinate.
Grandi e spettacolari, ad esempio, quelle visibili a sud di Predappio, in Galeata e Mercato Saraceno.
Nella bassa e media collina compaiono anche fenomeni calanchivi argillosi, in magico contrasto con i vicini terreni lavorati ingegnosamente dai coltivatori romagnoli: spettacolari i calanchi visibili ai confini con la Strada dei Colli faentini (zona di Modigliana, e Converselle -Terra del Sole); e struggenti nella aspra wilderness, sul percorso Meldola-Pieve di Rivoschio-Voltre.
Nella Romagna profonda del territorio a monte di Forlì e Cesena, si incontrano i piccoli centri delle valli e dei crinali: realtà impregnate di artigianato e lavoro contadino, prodotti della terra e delle fattorie, contesti ambientali ed urbani dolci e sereni, ricchi di straordinarie peculiarità etno - storico –culturali. La geometrica precisione dei campi messi a frutteto delle zone più pianeggianti, si trasmuta nella bellezza armoniosa dei colli tondeggianti ammantati di viti, come quelli ammirabili, ad esempio nelle zone di Castiglione, Predappio, Bertinoro, Cesena e Savignano.


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